LA DIRETTIVA OMNIBUS IN ITALIA: MAGGIORI TUTELE PER I CONSUMATORI
Il decreto legislativo di recepimento della cd. Direttiva Omnibus è ufficialmente entrata in vigore a partire dal 2 Aprile 2023. Le nuove normative riguarderanno sotto vari profili il Codice del Consumo.
Il recepimento della Direttiva Omnibus in Italia
Nonostante il Decreto sia entrato in vigore il 2 aprile 2023, alcune norme si applicheranno il novantunesimo giorno dall’uscita di esso, ovvero, dal 1° Luglio 2023.
La mancanza di uniformità negli Stati Membri in materia di comunicazione ai consumatori e delle relative sanzioni ha portato all’adozione della Direttiva Omnibus dal Parlamento Europeo. L’obiettivo della Direttiva è aumentare la consapevolezza dei diritti dei consumatori e promuovere l’attuazione dei diritti e dei rimedi ad essi collegati.
L’Italia ha recepito le nuove norme con molto ritardo. In effetti, la Direttiva Omnibus sarà recepita il 21 novembre 2021 e le norme in essa contenute saranno applicate il 28 maggio 2022. La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia (n. 2022/0107) a causa del ritardo nell’adozione delle nuove norme, che è giunta alla fase di parere motivato: Di conseguenza, il governo italiano ha finalmente accettato la direttiva.
I prezzi di riferimento nelle campagne promozionali
Il Decreto Legislativo n. 26 modifica il Codice del Consumo introducendo nuove disposizioni per quanto riguarda gli “annunci” di riduzione dei prezzi durante le campagne promozionali, anche se sarebbe stato più appropriato utilizzare il termine “esposizione” dei prezzi, poiché la norma disciplina i prezzi da indicare per i singoli prodotti in vendita.
Infatti, il nuovo articolo 17bis del Codice del Consumo stabilisce che il prezzo precedente applicato dal venditore deve essere chiaramente mostrato al consumatore durante le campagne promozionali. Quest’ultimo è inteso come il prezzo più basso applicato dal venditore nei 30 giorni anteriori l’applicazione della riduzione di prezzo.
La nuova regola è derogata in alcuni casi
Le casistiche principali sono due:
- Nel caso di prodotti in promozione immessi sul mercato da meno di 30 giorni, dove il “prezzo precedente” sarà quello applicato in primo luogo (il venditore dovrà indicare il periodo di tempo di riferimento.);
- Nel caso di prezzi di lancio, di vendite sottocosto e di vendita di prodotti agricoli e alimentari deperibili.
La sanzione per la violazione dell’articolo 17bis può variare da Euro 516,00 a Euro 3.098,00.
Le nuove pratiche commerciali ingannevoli
Il nuovo Decreto Legislativo amplia il numero di pratiche commerciali scorrette identificate nel Codice del Consumo, specificamente negli articoli 21 e successivi.
Più precisamente, sono normativamente individuate come scorrette le seguenti condotte:
- Promuovere un prodotto come identico a un altro venduto in un diverso Stato membro, ma con una composizione o caratteristiche significativamente diverse;
- Fornire risultati di ricerca online senza indicare chiaramente gli annunci pubblicitari a pagamento che influenzano la classificazione dei prodotti;
- Affermare che le recensioni di un prodotto provengono da consumatori che effettivamente l’hanno acquistato, senza aver adottato misure ragionevoli per verificare l’autenticità delle recensioni stesse;
- Inviare o fare in modo che altre persone inviino recensioni false allo scopo di promuovere determinati prodotti.
Inoltre, il Decreto Legislativo n. 26 introduce un’importante modifica riguardo alle sanzioni per le pratiche commerciali scorrette, non solo per quelle introdotte di recente. L’articolo 27, comma 9, del Codice del Consumo aumenta il limite massimo dell’ammenda da 5.000.000,00 a euro a 10.000.000 euro.
Conclusioni
Le nuove disposizioni sollevano diversi dubbi interpretativi, specialmente a causa della loro formulazione complessa e non immediatamente comprensibile. È ragionevole attendersi che sia necessario un intervento normativo o, almeno, la creazione di una sezione di domande frequenti (FAQ) per guidare gli operatori, soprattutto riguardo al tema del “prezzo precedente” e le sue varie applicazioni pratiche.